21 agosto 2016: i giovani ci raccontano Trecchina
I giovani ci raccontano Trecchina e la sua storia
Lo scorso 21 agosto 2016 i giovani Filippo, Maria Grazia, Michela e Paola hanno raccontato ad un folto e attento pubblico, costituito anche da villeggianti, la parte storica del libro Trecchina – notizie di storia costume e arte nell’accogliente Piazzetta Madre Teresa di Calcutta.
Riteniamo che questo sia stato un modo per farli discutere del passato, scoprire a fondo la loro identità collettiva, le loro radici, il loro senso di appartenenza a una comunità che, per motivi storici, per necessità, per fatalità, si è distinta da quelle della Valle, assumendo un suo carattere particolare.
Siamo convinti, infatti, che i giovani non sono «il futuro» della società, come recita un luogo comune; essi sono, invece, l’«oggi», cioè parte attiva del presente che appartiene a loro come a tutti. Sta anche a loro quindi far sì che, conoscendo il passato, possano partire da questo presente e creare le condizioni affinché ciascuno abbia la possibilità di vivere con dignità e consapevolezza, già da ora e, poi, anche in futuro.
È seguito l’intervento del dottor Michele Saponaro del Ministero dei Beni e della Attività Culturali e del Turismo che ha apprezzato, in particolare, il modo in cui sono state trattate le emergenze architettoniche e artistiche del luogo mentre l’onorevole Giacomo Schettini, in un coinvolgente intervento finale, caratterizzato dal forte sentimento che lo ha sempre legato al proprio paese di origine, ha sottolineato l’importanza per una comunità, soprattutto quando è piccola, di saper costruire la propria storia senza ridurla ad una sequenza di fatti storici. Leggere i contesti, analizzare l’evoluzione dei fenomeni sociali, scoprire i lati meno noti dei personaggi che hanno portato il nome di Trecchina ben oltre i piccoli confini geografici, e farlo con la dedizione e precisione che caratterizza il lavoro svolto per la realizzazione del libro è dare un grande contributo di conoscenza e consapevolezza delle proprie radici consegnando alla comunità un’eredità preziosa a custodire in tutte le case.