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I fatti che ci avrebbero potuto raccontare i nostri avi, se avessero avuto la possibilità e la capacità di scriverli, sarebbero stati di stenti, di miseria, di sofferenze, di angherie, di vessazioni, di terremoti, di invasioni, di epidemie, di morti. Essi erano le povere pecore savie dei loro padroni, per dirla con Rocco Scotellaro.
Noi abbiamo raccolto, quindi, quello che ancora ci resta di quei fatti – pochi – e li proponiamo così come siamo riusciti a ricostruirli, attraverso i registri parrocchiali, i documenti diocesani, i racconti popolari, i libri di altri autori che, quasi per caso, fanno cenno al nostro paese.
Lì dentro siamo andati a scavare, non per farne una storia, ma per comporre le scarse tessere di un mosaico che, chissà, un giorno qualcuno, approfondendo presso altre fonti, potrà integrare rendendolo più chiaro e leggibile.
Abbiamo privilegiato anche altri aspetti, quali lo sviluppo urbanistico, l’emigrazione – che è tanta parte della nostra storia – il dialetto, che è una nostra peculiarità, la poesia giocosa, gli artisti, i luoghi di culto e quant’altro può caratterizzare la nostra comunità.
Abbiamo voluto, in definitiva, mettere insieme tutti i documenti raccolti per amore del nostro paese in cui siamo nati e abbiamo scelto di vivere.

 

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By Giuseppe Mensitiere

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